Comunemente chiamato vomito, ma che ha il nome medico di emesi, è il rigetto rapido di sostanza gastrointestinale che avviene per via orale.
Il vomito è provocato da una rapida contrazione involontaria dei muscoli addominali, associata ad un’apertura del cardias, in seguito ad un’onda antiperistaltica che parte dal digiuno.
Solitamente il vomito, a differenza del rigurgito, è preceduto da nausea e conati che sovente sono accompagnati da ipersalivazione.
QUALI SONO LE CAUSE DEL VOMITO?
Il vomito può avere diverse cause, si può presentare periodicamente o essere un episodio isolato.
- può rappresentare una funzione di difesa: in caso di ingestione di sostanze tossiche o pericolose, il corpo utilizza il vomito come un tentativo di espulsione della sostanza nociva
- spesso può essere provocato da farmaci, quali farmaci antitumorali ad esempio
- può dipendere da forme di batteri e\o virus
- nei bambini può dipendere da un’ingente quantità di “acetone” ematico
- può dipendere da infezioni (gastrite, gastroenterite)
- può essere dovuto a malattie infiammatorie ( pancreatite, appendicite etc)
- può dipendere anche da malattie del sistema sensoriale (labirintite, Sindrome di Ménière)
- può essere associato a malattie psichiatriche (anoressia nervosa, bulimia)
MECCANISMO DEL VOMITO
Contrazione diaframmatica e dei muscoli addominali
↓
Aumento della pressione intragastrica
↓
Onda di antiperistalsi
↓
Spinta del contenuto dei visceri dal basso verso l’alto
Si può provocare il vomito stimolando quelle zone chiamate “grilletto” , quali la faringe o una zona specifica del cervello (Chemoreceptor Trigger Zone).
RIMEDI CONTRO IL VOMITO
Occorre senz’altro individuare la causa corretta del vomito; elenchiamo qui di seguito alcuni consigli pratici che possono senza dubbio essere utili per prevenire il vomito.
- dieta adeguata;
- no a alcol, dosi massicce di caffè, droghe e sigarette;
- ventilare la stanza di tanto in tanto;
- alimentarsi cinque volte al giorno ed eliminare le “abbuffate”;
- masticare molto e mangiare lentamente;
- limitare il consumo di fritti e cibi grassi;
- non sdraiarsi mai appena mangiato, ma attendere almeno un’ora dalla fine del pasto;
- in macchina evitare di assumere posizioni con la testa china;
- evitare il digiuno.